autodidattica

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Esiste il Potere dei ricchi che con i loro soldi, possono permettersi di acquistare beni o servizi, impossibili ai comuni mortali. Si tratta di: professionisti, industriali e commercianti di un certo livello. Il fenomeno può irritare la povera gente ma… non crea nessuna imposizione o arroganza, nel senso che, chiunque ha le strade aperte per (almeno) cercare di farsi largo e conquistare una posizione più elevata. Diciamo che ognuno è libero di crescere e di contrastare la ricchezza degli altri; per es. non acquistando i loro beni e… se in molti lo facessero, vi posso assicurare che i ricchi si ridimensionerebbero.


Certo, non tornerebbero poveri ma, inizierebbe una spirale discendente anche per loro. Comunque vada, in un libero mercato può accadere di tutto, e ci sono sempre delle strade aperte per tutti!! Il discorso cambia, quando il Potere dei ricchi viene sopportato dalla Politica e dalle istituzioni. In questo caso, tutto diventa più forte; viene chiusa la porta del confronto e tutto diventa “razionalizzato” in forme rigide, dalle quali non si può prescindere (teoricamente). Spesso le leggi provocano fenomeni “stupidi” e “irreali”, contro dei quali non si può opporre resistenza. Occorre tanto coraggio e determinazione per schivare gli assalti del Potere venutesi a create con il binomio, Potere + Politica.
Il Potere che voglio dettagliare in questo mio modesto contributo è quello che riguarda l’Istruzione, bene fondamentale e diritto di tutti!

Prima della Legge sulle università (1938), lo studio era appannaggio dei ricchi, i quali con i loro soldi, potevano pagare gli insegnanti che fornivano l’insegnamento direttamente a casa loro. Così, avevano la certezza di acquisire la conoscenza in pochi, per avere il privilegio di comandare sugli ignoranti. Se aggiungiamo il fenomeno della sottomissione; loro (i ricchi) potevano agire indisturbati e accumulare sempre più ricchezza e… come in un fenomeno esponenziale diventare sempre più potenti. Loro stessi diventavano istituzione e con la loro Politica potevano dettare Legge. Il binomio, Ricchezza e Politica ha governato il nostro paese creando comodità per pochi. Dal 1938 è iniziata l’era dell’istruzione (universitaria) regolarizzata affinché tutti potessero accedere allo studio. Poco è cambiato, perché lo studio è rimasto appannaggio di pochi, cioè di coloro che avevano tanti soldi da disporre per frequentare le università. In seguito, sono nate le scuole per “corrispondenza” con le quali chiunque anche con poche risorse economiche poteva studiare da casa propria senza spostarsi nelle scuole istituzionalizzate. Da questo momento, inizia la discriminazione: “qualsiasi Diploma conseguito presso le scuole a distanza, non viene accettato e viene ignorato completamente dalle istituzioni"; anche se, l’industria è sempre stata attenta alle vere capacità delle loro maestranze. Voglio dire che: un impresario che doveva assumere un operaio, ha sempre guardato (come per fortuna lo fa anche oggi), le vere competenze del candidato. In passato esisteva il “capolavoro”, una sorta di prova pratica che si doveva sostenere per mostrare le proprie capacità. Oggi esistono le prove attitudinali che comprovano le capacità. Il Potere dello Stato, con le sue leggi, ha sostituito le prove attitudinali con un timbro tondo e una firma di qualche funzionario. Basta avere un pezzo di carta, conferito in nome del Popolo italiano, per acquistare tutta la credibilità di questo mondo. Poco importa se nella realtà dei fatti, il diplomato o laureato italiano (non tutti per fortuna!) ha delle competenze, quasi prossime allo zero. Con questa mia requisitoria non intendo denigrare le università, perché esse rappresentano il fulcro della civiltà e dell’economia di un Popolo. Avrei voluto frequentare l’Università ma, purtroppo mio Padre non aveva i soldi necessari. Allo stato attuale non so neanche come è fatta e, penso di essere stato privato di un qualcosa che avevo diritto di conoscere. LA CONOSCENZA! Chissà cosa avrei potuto realizzare, considerando la mia passione per le la Scienza, nei periodi della mia giovinezza. Comunque come spiegherò in seguito, ho avuto tante soddisfazioni, con 40anni di professione da Elettrotecnico, diventato tale, studiando prima per corrispondenza e poi da perfetto AUTODIDATTA

DISCORSO IN’ATTACCABILE:
Può esserci qualcosa superiore ad uno stato di fatto riscontrabile? Io penso che nessuno (neanche lo Stato) può prescindere dalla realtà delle cose. Lo Stato può controllare (è giusto che lo faccia) tutte quelle situazioni che alterano l’equilibrio delle cose palpabili. Per esempio: è giusto che si condanni chi ruba - chi offende la dignità altrui o contravviene alle regole di pacifica convivenza. Ognuno ha diritto di godere del proprio lavoro - della propria riservatezza e Onore. Lo Stato non può intervenire sulla mia mente. È presuntuoso ed arrogante: "ignorare in base ad una Legge, il fatto che io (es.) conosco a fondo tutta la Matematica piuttosto che la Letteratura". È assurdo ignorare deliberatamente il fatto che io: “abbia studiato l’Elettrotecnica dall’ “A” alla “Z” - abbia le capacità di progettare a calcolare, qualsiasi Macchina Elettrica piuttosto che un impianto civile o industriale. Lo so perché ho studiato. Il mezzo non conta, la realtà supera qualsiasi Legge. Giusto, sarebbe (da parte delle istituzioni) fermarsi un momento e andare a “vedere” che cosa ho fatto veramente e di che cosa sono capace. Negare il fatto che io sappia, è come voler dire ad un essere umano, vivo e vegeto: “tu sei morto – tu non esisti”.

Ovvio che, ci sono tantissime persone nelle mie stesse condizioni. Bisognerebbe considerare anche che, studiare da autodidatta è difficilissimo; occorrono delle motivazioni ben precise ed una determinazione che non si può riscontrare in tutte le persone. L’autodidatta merita un rispetto particolare, di sicuro farà bene il suo lavoro che con tanta “passione” ha appreso in “cattività”, cioè fuori dalle comodità di avere un’insegnante sempre disponibile per spiegare certi concetti che spesso diventano delle barriere difficili da superare da chi si trova sempre solo con i suoi libri o dispense. Io lo so, perché ho studiato Elettrotecnica (1956) in un paese non ancora elettrificato. L'avere studiato senza mai essermi potuto confrontare con una realtà immediata – senza avere possibilità di chiedere consigli ad un esperto, è stato un’impresa quasi impossibile ma… io, “Dr. Ing. Gian Pietro Bomboi” ci sono riuscito. La mia testardaggine ha prevalso sulle difficoltà che, come sto raccontandole e viste in un mondo (l’attuale) dove tutti è facilitato, sembrano irreali.

Eppure io sono qui che scrivo e sfido il Potere, con la sola arma della RAGIONE! Se qualcuno non fosse d’accordo con la mia tesi, sono pronto a confrontarmi, in qualsiasi sede. Ad iniziare dal 1999 ho voluto certificare la mia capacità con dei titoli di studio che mi dessero la soddisfazione per tutto il mio trascorso, in oltre 40anni di esperienza e continua formazione, nel campo dell’Elettrotecnica. Premetto che per oltre dieci anni mi sono occupato (oltre l’Elettrotecnica) di Programmazione nei vari linguaggi (Basic – Pascal – C – C++ e Clipper). Ho pensato di fare un corso universitario Online con il consorzio Nettuno e altre organizzazioni similari. Tutti mi hanno respinto, perché non ero in possesso del Diploma di Maturità. In effetti avevo un diploma di Elettrotecnico + un Diploma di Programmatore, tutti e due studiati per “corrispondenza” e suffragati da un’esperienza sul campo; 40anni nell’Elettrotecnica – oltre dieci anni nella programmazione. Unanimemente mi è stato risposto: niente Maturità = niente immatricolazione. Mi viene in mente lo spot della Martini: “no Martini no party”. Non mi sono arreso e ho trovato strade alternative. Mi sono rivolto ad una University americana con sede a Milano.

Ho studiato un Master Degree in: “Computer Science and New Media”. Successivamente ho conseguito (previa verifica della mia esperienza), un Bachelor + un Doctorate in Ingegneria Elettrica. Nel 2006 mi è stato conferita una Laurea ad Honorem (gratis da una Università svizzera) in: “Economia e Scienza della Comunicazione”. Sono stato invitato più volte alle feste di consegna di lauree americane ed ho potuto conoscere delle persone semplicemente eccellenti. Ho seguito alcune discussioni di Tesi di Laurea da personaggi veramente meritevoli di possedere una Laurea. Sto parlando di persone che, per vari motivi non hanno potuto terminare il ciclo universitario o addirittura non hanno potuto frequentare nessuna Università. Loro i non laureati, hanno iniziato a lavorare e con gli anni, hanno raggiunto una maturità sicuramente superiore ad uno appena laureato. Chiaro che, questa non è una regola ma… è un destino che tocca alle persone positive e, diciamocelo, ambiziose. Nel mondo del lavoro l’ambizione di voler raggiungere posti sempre in alto, è una regola (almeno per i dotati). Io ne sono una testimonianza e ciò che sto scrivendo è rivolto alle persone che sono sicuro mi capiranno.

AMBIZIONE MIA PERSONALE:
Nel 1956 ho iniziato a studiare Elettrotecnica – 1958 ho conseguito il Diploma finale. Conoscevo perfettamente tutti i fenomeni elettrici – il funzionamento di qualsiasi apparecchiatura – conoscevo la Matematica necessaria per i calcoli tecnici. Non ero soddisfatto! Volevo riavvolgere i motori elettrici bruciati, però era difficile e dovevo conoscere i molteplici schemi. Pertanto acquistai tanti libri che trattavano gli avvolgimenti di motori nelle diverse tipologie. Cominciai a riavvolgere motori bruciati nel 1959, quando in tutta la Sardegna c’erano 8-10 persone in grado di farlo: due a Nuoro – due a Olbia – tre a Sassari ed altrettanti a Cagliari. Ho descritto la lista degli specialisti per rimarcare, quanto era difficile fare il riavvolgitore. Eppure io ci riuscii, prima con fatica poi con grande sicurezza. La mia ambizione mi portò a voler conoscere il sistema di calcolo di un avvolgimento, ammettendo di ricevere un motore totalmente mancante di avvolgimento, oppure talmente bruciato da non essere possibile contare le spire delle bobine bruciate. La verità è che, volevo conoscere sempre di più. Alla fine mi dedicai allo studio del “Calcolo” ed in un paio di anni, acquisii le capacità per calcolare un motore elettrico di qualsiasi potenza. Nel 1988, intrapresi la strada della programmazione per i Computer. Iniziai con un corso di analisi e programmazione, per finire con la scrittura di Software gestionali. Ho raccontato un pezzo della mia storia, per chiarire la mentalità e preparazione delle persone che non hanno potuto frequentare le università ma che non per questo hanno rinunciato alla pura conoscenza.

PER LE PERSONO COME NOI::
Per noi persone che non abbiamo frequentato gli atenei (per causa di forza maggiore), la natura ha pensato di compensarci, dotandoci di una forza di volontà fuori dal comune. Come è vero che: “le vie del signore sono infinite” è vero pure che, anche l’uomo è infinito e la sua volontà prevale su ogni cosa. È assurdo pensare che solo nelle università si possa trovare la conoscenza. È vero invece che l’uomo può apprendere qualsiasi nozione anche per conto suo, semplicemente leggendo sui libri. Nessuno è nato imparato e tutti (anche i prof) hanno dovuto imparare dagli altri per poi tramandarlo. Il Sapere è una prerogativa dell’uomo e, deve essere libera. Nessuna Legge può scegliere (per gli altri) come, quando e dove “imparare”. La strada della conoscenza, spesso si snoda nell’esperienza quotidiana e non porta un’etichetta diversa da quella che può dare una Università. La conoscenza significa avere scoperto il perché delle cose. Pensare che possa esserci uno Stato che ci impedisca di “apprendere” è assurdo e fuori da ogni logica di libertà. Noi siamo persone che hanno avuto il privilegio di apprendere percorrendo strade direzionate verso la purezza della Conoscenza. È stupido e puerile sentirsi dire che, quello che non è stato studiato nelle scuole dei ricchi, non vale. Che stupidità e che vergogna trovare degli avvocati che sanno dare come risposte, solo quello che trovano scritto nelle leggi “FASULLE” e prive di costituzionalità. Ancora più stupido è leggere che in Italia il titolo di Dottore è protetto. Qualsiasi persona (non c’è bisogno di essere avvocati) con un po’ di intelligenza (basta poca), può arguire che il titolo di dottore viene usato in tutto il mondo. Pertanto, un laureato americano, cinese, coreano, filippino o di un qualsiasi altro Stato, il quale abbia ottenuto una Laurea, ha il privilegio di portare il suo titolo in tutto il resto del mondo. Voglio dire che, non si commette nessun illecito ad usare il proprio titolo di studio. Il fatto che da noi non venga accettato un titolo USA, non vuol dire che non lo si può usare come merito accademico. Infine: un titolo di studio è una prerogativa strettamente personale e legata ad uno stato mentale.

Il contenuto della nostra mente non è fisicità e pertanto non si può sequestrare o portare via. Laurea, Facoltà, Toga, Tocco, sono delle semplici parole che si trovano nel vocabolario. Tutti possiamo leggerle – tutti possiamo pronunciarle e tutti possiamo dire agli altri “QUELLO CHE SIAMO”. Io sono un Dottore e mi sento in piena autorità di farlo sapere agli altri. Se qualcuno si sente defraudato, io ho un sito: www.dott-bomboi.it dove sono esposti parte dei miei titoli di studio, tutti rigorosamente americani; può benissimo denunciarmi ed io sono al mio posto, senza nessuna paura, pronto ad affrontare i mulini a vento.
*A tutti coloro che hanno una solida esperienza e che si sentono all’altezza dico: Negli Usa ci sono migliaia di University che rilasciano titoli di studio in base all’esperienza. Non titoli fasulli ma... "legalizzati" e APOSTILLED direttamente negli Stati Uniti d'America. Se qualcuno del Potere avesse qualcosa da obiettare, io sono qui pronto a delucidarlo. Provvisoriamente, posso dire che: "sto parlando di legalizzazioni firmate da autorità "eccellenti" tra le quali un Giudice della corte Suprema di New York". Italia?? Una briciola in confronto alle entità appena descritte. * In tutti i paesi fuori dell’Italia, vengono riconosciuti i meriti di lavoro in un rapporto di: “tre anni di esperienza = un anno di Università". Vengono rilasciati dei diplomi, perfettamente equivalenti a quelli rilasciati dalle università tradizionali. In Italia ci sono le corporazioni che tengono stretti i loro privilegi ma… presto anche l’Italia dovrà adeguarsi al resto del mondo, dove i titoli non hanno valore Legale. Ma... le corporazioni, sono una verità o... entità malate e presuntuose?

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